martedì 10 maggio 2011

IL SOGNO DEL CORRERE

Stanotte ho sognato di correre come un pazzo tutta la notte in una vecchia città del sud: ero in compagnia di tre amici che sicuramente conoscevo da anni ma che nella realtà non riesco ad identificare con nomi e volti. Nel buio della notte... auto parcheggiate... nessuno in giro... solo noi quattro a correre come dei dannati tra le auto in sosta (tutto in bianco e nero il sogno...). Ci eravamo lanciati una sfida a chi faceva prima ad arrivare davanti al duomo (con grande piazza antistante, una chiesa in stile neo barocco). Dalla foga con cui corravamo doveva esserci un bellissimo premio in palio o semplicemente ci faceva piacere correre. Tutto accadeva come in una trance sportiva...non so se l'avete mai provata: si corre piacevolmente senza fatica...sembra di galleggiare sulle nuvole...si è nuvola tra le nuvole...nessun impatto su piedi e caviglie...nessun fastidio alle gambe alla schiena al collo...solo il piacere di correre e basta...senza alcuno sforzo...senza fiatone...il cuore batte allegramente, il respiro si fa tenue ed entra ed esce dalla bocca e dal naso come un alito di vita...è la vita stessa...l'essenza dell'esistenza...insomma: piacere puro. Anche se mi capitò di provarla ormai più di dieci anni fa, riesco a ricordare la piacevole sensazione come se l'avessi vissuta solo qualche giorno fa. Ero più giovane e più in forma, non c'era ne caldo ne freddo, scendeva una leggera pioggerella che mi rinfrescava, ero su una stradina di campagna dove non era passata nemmeno un'auto e l'aria era stata lavata dalla pioggia: faceva piacere respirarla... Chissà?! Magari si era messo in moto il meccanismo chimico (dopamina?) del piacere...Anche nel sogno stavo benissimo...il problema è stato il risveglio di stamattina: avrei preferito riposare dopo la lunga corsa nel sogno di stanotte!

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